L’altalena

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Il cambio  Euro/Usd sta descrivendo da diverso tempo un cuneo la cui parte alta passa intorno a 1,37/1,3750.

La parte bassa ha due livelli principali : 1,30/1,32 e successivamente area 1,25.

Lo sviluppo grafico corrisponde ad una view di apprezzamento del dollaro vs euro, che è verosimile possa verificarsi entro fine giugno, fino ad area 1,30, complici principalmente le manovre espansive BCE attese: tasso sui depositi negativo, interruzione totale o parziale della sterilizzazione del piano SMP, QE rivolto ad esempio alle ABS.

Nella seconda parte dell’anno lo scenario potrebbe cambiare:

Il rallentamento dell’economia Usa (complice soprattutto il venir meno del supporto sull’equity per l’esaurimento dell’effetto buy back e dividendi) potrebbe costringere la Fed ad un tapering più morbido (alias riduzione acquisti ad un ritmo inferiore ai 10Mld€ mensili). Inoltre l’effetto delle manovre Bce potrebbero riportare un flusso di capitali verso gli asset europei. Di conseguenza il target per fine anno potrebbe essere di 1,34.

La Bce potrebbe già decidere qualche nuova misura nella riunione del 6 marzo. Da cosa dipenderà?

Draghi nell’ultima riunione ha già dichiarato che i fattori in questo caso saranno 3:

1) evoluzione dei mercati emergenti;

2) andamento del pil del quarto trimestre euro (in pubblicazione domani)

3) aggiornamento delle stime dello staff BCE su Pil ed inflazione (in pubblicazione il giorno stesso della riunione del 6 marzo).

Nel corso del mese di febbraio saranno molto importanti i dati su inflazione area euro: il 24 febbraio dato finale su inflazione di gennaio che potrebbe risultare più bassa dello stimato 0,7%; il 28 febbraio: dato preliminare su inflazione di febbraio.

Prossima inversione per la Rupia ?

Segnali grafici di recupero da parte della Rupia Indiana. La svalutazione della valuta emergente è dovuta ad un micidiale mix di inflazione sostenuta (5,79% a Luglio), rallentamento economico (attesa una crescita annualizzata sotto il 5%) e deficit delle partite correnti (circa il 4% del PIL).

Se osserviamo il grafico Rupia vs USD, notiamo su base settimanale una “shooting star” con un gap a 62 che verosimilmente sarà chiuso a brevissimo termine. Sul grafico giornaliero si apprezza una figura di inversione ribassista molto chiara (“evening star”).
Ci aspettiamo quindi che la valuta indiana abbia toccato dei minimi strategici importanti; anche se i problemi strutturali restano, sembra che il mercato li abbia prezzati già in modo adeguato.
 
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